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FAQ

Tutte le informazioni della nostra Azienda Pranem

  • Chi è PRANEM?
    Pranem, azienda attiva nel settore dei materiali tecnici tessili, nasce nel 2011 per volontà di Gabriele Diddi, riprendendo l’eredità dell’ azienda di famiglia, la Diddi & Gori. ​ Con sede a Prato, famosa nel mondo per la capacità di dare nuova vita agli abiti usati. Capitale tecnologica del recupero di ogni tipo di tessile, che opportunamente lavorato, da origine a nuove fibre e nuovi tessuti. Pranem declina questo storico patrimonio tecnologico nei componenti tecnici della scarpa ed in particolare nel settore delle calzature da lavoro/sicurezza nel rispetto delle norme internazionali che lo regolano. Tutto questo con estrema attenzione alla ecosostenibilità, utilizzando prodotti chimici a base di acqua e privi di solventi. Innovazione, Tecnologia, Competenza ed Esperienza, non sono altro che un valore aggiunto alla qualità del Made in Italy.
  • Quale tipo di prodotto offre Pranem?
    Pranem propone una vasta gamma di prodotti destinati al mondo della calzatura, in tutte le sue varianti: classica, sportiva, da montagna, sneakers, lavoro e sicurezza. NON TESSUTI - JERSEY - SCHIUME - FILM - NASTRI sono gli articoli tessili tecnici che realizziamo per i nostri clienti.
  • Come posso diventare cliente Pranem?
    Per diventare cliente Pranem e conoscere la nostra azienda produttrice di materiali tessili per calzature, ti invitiamo a contattarci nella nostra pagina dedicata CONTATTI
  • Qual è la differenza fra antistatico e conduttivo?
    Un materiale si definisce antistatico o conduttivo in base alla sua capacità di “trasportare”, o meglio dissipare, elettricità statica. Tale proprietà viene verificata attraverso la misurazione della resistenza al passaggio di elettroni opposta dal materiale, quando viene sottoposto ad una differenza di potenziale elettrico. E’ antistatico per valori compresi fra 10⁵ e 10⁹ Ohm ed è conduttivo fra 10² e 10⁵ Ohm
  • Come vengono realizzati i materiali antistatici/o conduttivi?
    In generale esistono due metodi. Attraverso trattamenti chimici o tramite materie prime con caratteristiche conduttive. Trattamenti Chimici: si tratta di additivi che hanno la proprietà di assorbire umidità dall’aria. Quest’ultima è il “veicolo” che dissipa l’elettricità statica. Semplici ed economici da utilizzare, permettono di avere antistaticità ma non conduttività. Inoltre molto spesso non sono stabili nel tempo. Se non utilizzati nella maniera corretta, tendono a migrare con il risultato che la calzatura rischia di trasformarsi in isolante. Materie prime conduttive: interessa fibre di acciaio, argento, carbonio,(...) o additivi tipo carbon black(...). Si ottiene la conduttività permanente. Più costosi ma garantiscono le performance per tutta la vita della calzatura.
  • Qual è la differenza fra riciclato e riciclabile?
    Riciclato indica un manufatto ottenuto da materie prime provenienti da prodotti di scarto di altre lavorazioni (pre-consumo) o che hanno terminato il loro ciclo di utilizzo (post-consumo) es. abiti. Riciclabile indica un prodotto finito che al termine del suo utilizzo, può essere reintrodotto in una filiera produttiva. Spesso la natura chimica dei diversi componenti utilizzati rende molto complessa e costosa, quando impossibile la reale riciclabilità.
  • Qual è la differenza fra riciclato da pre-consumo e post- consumo?
    Pre-consumo: identifica prodotti di scarto o difettosi che non possono essere collocati sul mercato. Ad es. fibre tessili e prodotti chimici. Questi, opportunamente lavorati, rappresentano la materia prima per molte applicazioni, ad esempio quasi tutti i nostri non-tessuti utilizzati per intersuole e fodere. Post-consumo: identifica il recupero di materiali che hanno completato il loro ciclo di vita e che sarebbero destinati allo smaltimento. Tipicamente gli abiti e l’arredamento tessile. In questo caso attraverso un processo di lavorazione si ottiene nuova fibra che da origine alla nostra linea Recy e Safety multicolor.
  • Come si misura l'isolamento termico di un materiale?
    Per isolamento dal freddo esterno (termico), si intende la capacità di un materiale di mantenere la temperatura interna invariata più a lungo possibile. Il test specifico è denominato RCT, acronimo inglese di “resistenza al trasferimento di calore”. Più il valore è elevato migliore è il grado di isolamento. Fondamentale è anche la traspirazione, la quale evita che si condensi l’evaporazione della pelle generando la sensazione di freddo. ElaTherm unisce traspirazione a isolamento.
  • Cosa si intende per schiuma viscoelastica Memory?
    Viscoelastica è una schiuma che si deforma quando sottoposta a pressione, recuperando la sua forma originale quando è a riposo. La peculiarità che la differenzia da altri tipi di schiume elastiche è la capacità di opporre alla compressione, la stessa spinta (forza) in ogni punto anche in presenza di deformazioni non omogenee. In altri termini nel caso di una scarpa, la pressione esercitata dal tallone, dall’arco plantare e dall’avampiede, sono diverse. Questo genera un differente affaticamento con possibile manifestazione di dolore in zone specifiche dell’arto. Una schiuma viscoelastica, oltre ad adattarsi alla forma del piede, distribuisce le forze uniformemente su tutta la superficie, riducendo l’affaticamento con una camminata più confortevole.
  • Qual è la differenza fra schiuma di Lattice e Poliuretano espanso?
    Entrambe hanno una struttura a celle aperte, ossia formano un reticolo “spugnoso” che permette la traspirazione. Quest’ultima sarà più o meno elevata in dipendenza della densità della schiuma. Quelle in Lattice sono prodotte con materie prime a base acqua, la schiuma è realizzata per via meccanica introducendo aria nel compound liquido. Vengono utilizzate per sottopiedi piani e possono essere spalmate su molti tipi di tessuti. Quelle in Poliuretano espanso sono a base solventi, la schiuma è ottenuta per reazione chimica di due componenti base. Accoppiate con tessuti vengono utilizzate per sottopiedi termoformati.
  • Qual è la differenza fra intersuola in non-tessuto e cellulosico?
    I non-tessuti per intersuola sono generalmente composti da un intreccio di fibre successivamente coesionate con resine a base acqua. Presentano elevata resistenza alle flessioni, possono essere cuciti alla tomaia, sono traspiranti, non si delaminano, la superficie è “pelosa”, assorbono una maggiore quantità di colla nel montaggio alla tomaia. I cellulosici per intersuola sono realizzati con cellulosa compressa e coesionata con resine a base acqua. Presentano superficie liscia, non assorbono colla in fase di montaggio alla tomaia, si deformano in presenza di elevata umidità e non si possono cucire, solitamente più economici.
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